Considera il tuo ottico optometrista di fiducia come un consulente un po’ speciale:
Sa individuare i tuoi problemi visivi ma sa anche valorizzare il tuo aspetto aiutandoti a scegliere la montatura
più adatta al tuo volto per forma, colore e, natuarlmente, caratteristiche tecniche.
-
Per chi soffre di problemi della vista e desidera avere una visione ottimale senza...
-
In caso di particolare urgenza ci impegniamo a fornire l’occhiale da vista entro 1...
-
Per tutto quello che si usa, serve una adeguata manutenzione. Gli occhiali non sfuggono...
-
Ottico-Optometrista Presidente Regionale degli ottici optometristi dell’Emilia Romagna.
FAQ
Ho 35 anni e vedo male vicino. Vuol dire che sono presbite?
Non ancora. Verosimilmente è presente un difetto visivo chiamato ipermetropia, che deve essere corretto con degli occhiali da usare a permanenza.
Perché dopo tre anni che ho fatto gli occhiali per vicino devo di nuovo cambiarli?
La presbiopia procede nel tempo, e bisogna adattare gli occhiali a questo fenomeno. E’ corretto cambiare le lenti periodicamente.
Gli occhiali della farmacia e del supermercato vanno bene?
Considerando che dato il prezzo le lenti non sempre sono di prima qualità e non correggono l’astigmatismo, tale tipo di occhiale non va utilizzato per attività lavorative prolungate o al videoterminale. Inoltre solo con una visita medica si può accertare il reale difetto visivo, che frequentemente non è dello stesso valore nei due occhi, e di conseguenza l’occhiale che si adopererà dovrà tenerne conto. Si possono utilizzare solo come occhiali di emergenza, adoperando sempre delle buone lenti da vista per il normale uso.
È davvero così difficile abituarsi alle lenti progressive?
Le lenti progressive sono le lenti più fisicamente difficili da costruire, pertanto è intuibile come, per averne una che non crei problemi nella vita quotidiana, bisognerà ricorrere a lenti progressive progettate secondo alti criteri di qualità.
Alcuni criteri possono aiutare nella scelta di lenti progressivi a cui abituarsi più facilmente:
- scegliere una lente garantita e di qualità;
- scegliere una montatura adeguata, sia al viso che al tipo di difetto di vista;
- l’individuazione, da parte dell’Ottico Optometrista, di tutti i parametri del portatore;
- un montaggio accurato;
Se tutti i parametri verranno rispettati, il risultato sarà il sicuro adattamento alle lenti progressive. Superati i primi 7-10 giorni, il portatore avrà il comfort di una buona visione ad ogni distanza.
Lavoro al pc. Alla sera ho sempre mal di testa e occhi rossi, perché?
Sono diverse le cause che provocano il mal di testa e gli occhi rossi. La prima cosa da appurare è la presenza di eventuali difetti di vista che provocherebbero eccessivo sforzo e, quindi, provocherebbero i sintomi sopra citati. Una volta esclusa la presenza di vizi refrattivi, la causa è da ricercare nello “sforzo accomodativo” che facciamo quando guardiamo ad una distanza prossimale per un tempo prolungato. Questa causa trova soluzione in specifici esercizi contro l’affaticamento visivo o in lenti particolari, studiate per ambienti con distanze ravvicinare, per poter dare ad ogni distanza la correzione adeguate, limitando così lo sforzo della muscolatura oculare intrinseca. Ultima, ma non meno importante, è la composizione dell’ambiente oculare, in particolare il ruolo del film lacrimale. Questa è l’unica difesa che il nostro occhio a davanti a se quando abbiamo gli occhi aperti ed è composto in modo tale da fornire al nostro occhio tutti i nutrimenti di cui necessita. Se uno più strati del film lacrimale sono compromessi, l’occhio manifesta le sue mancanze anche attraverso il rossore e il bruciore, considerando anche che è scientificamente provato che quando usiamo il PC ammicchiamo (battiamo le palpebre) molto meno rispetto alla norma, non distribuendo equamente il film lacrimale su tutta la superficie oculare. Inoltre bisogna considerare che negli uffici, o comunque negli ambienti chiusi in cui si trascorre molto tempo, l’aria è rarefatta a causa di aria condizionata o riscaldamento eccessivo e che molto spesso siamo circondati da luci al neon, che diminuiscono di molto il contrasto, affaticando notevolmente gli occhi.
Cosa succede se esagero nell’uso delle lenti a contatto?
Dipende da tanti fattori che sono soggettivi e cambiano da persona a persona. Esistono portatori che quotidianamente abusano delle lenti a contatto e magari non hanno ancora subito conseguenze, ma questa purtroppo non è la regola ma l’eccezione. I segni della sofferenza corneale dovuta all’abuso di lenti a contatto si possono presentare anche dopo anni e senza sintomi premonitori. Si può andare dalla semplice iperemia (occhio arrossato e irritato), guaribile facendo una pausa di qualche giorno, a congiuntiviti di natura allergica o batterica, anch’essi guaribili in un tempo relativamente più lungo. I veri problemi insorgono se si riscontrano cheratiti e ulcere corneali, difficilmente guaribili in poco tempo e in molti casi dolorosi. In questi casi le lenti a contatto è meglio scordarsele per un bel pò di tempo, con il rischio concreto di non riuscire a tollerarle più.
A cosa serve l’antiriflesso?
Il trattamento antiriflesso è formato da più strati di particolari sali minerali o ossidi di metallo, posto sulla superficie delle lenti per ridurre riflessi di luce non utili che andrebbero a ridurre la nitidezza dell’immagine finale.
Le sue funzioni principali sono:
- diminuisce i riflessi disturbanti e gli aloni, per cui riduce il fastidio del portatore;
- non ostacola la visibilità degli occhi del portatore, pertanto gli occhiali presentano un migliore aspetto estetico;
- aumenta il valore della trasmittanza della lente (luce che la attraversa). Il portatore ha una visione più nitida
dell’ambiente che lo circonda.
Nello specifico, la radiazione ottica che colpisce la lente è soggetta a riflessioni multiple all’interno della stessa, per poi giungere all’occhio del portatore che non percepirà un’immagine nitida, ma con degli aloni intorno. Tutte le immagini riflesse e gli aloni che si formano, si sovrappongono all’immagine osservata, diminuendone il contrasto e falsando la visione dell’oggetto osservato. Le lenti senza antiriflesso sono particolarmente fastidiose durante la guida notturna, in caso di strada bagnata, davanti al PC o alla TV ed in tutti i casi in cui il portatore è esposto alla luce artificiale. L’assenza dell’antiriflesso si nota anche dal punto di vista estetico, chi osserva un portatore di lenti prive di questo trattamento non noterà i suoi occhi, ma vedrà riflesso nelle lenti l’ambiente circostante.